Lo speziale doveva avere a disposizione un buon ricet tario, il più importante fu certo il "Receptario" composto nel 1480 dal collegio dei dottori fiorentini, che costituì la prima pubblica farmacopea ( La prima farmacopea dello Stato Italiano fu pubblicata nel 1891. Le Nazioni Unite, proseguendo un'iniziativa della Società delle Nazioni hanno intrapreso la compilazione di una farmacopea in temazionale.). Questo libro scritto per ordine delle autorità, era unaspecie di codice compilato a tutela della salute pubbli ca, dove venivano elencate le sanzioni previste per gli inadempienti, l'elenco dei medicamenti da tenere nel laboratorio, le regole da seguire per la loro preparazio ne, le norme d'uso. Ecco alcuni capitoli del "Ricettario"; 1. Dello Speziale; 2. Della bottega dello Speziale; 3. Della maniera dei medicamenti semplici; 4. Del pren dere, eleggere e conservare le medicine semplici; 5. Delle acque distillate; 6. Della terra; 7. Delle medicine che si ricavano dagli animali; 8. Delle piante nostrali; 9. Delle piante forestiere; 10. Delle piante forestiere che non nascono nei nostri paesi; 11. Delle radici; 12. Delle scorze; 13. Dei legni; 14. Dei fiori; 15. Dei frutti; 16. Dei semi; 17. Dei liquori, lacrime e gomme; 18. Dei sughi; 19. Dei metalli e cose che nascono nelle acque; 20. Dell'acacia; 21. Dell'acoro; 22. Dell'allume; 23. Dell'ale; 24. Dell'ambra gialla; ecc.
Inoltre vennero preparati anche "Antidotari" veri e propri ricettari ad uso esclusivo degli speziali, quali il "Dispensatorium" di Cardo adottato dalla città di Norimberga.