Come portafortuna ci sono degli amuleti che hanno origine antichissime, di cui l'uso è ancora oggi comune presso determinate popolazioni, soprattutto in ambienti di scarsa preparazione culturale e socialmente arretrati. Celebri sono rimasti nella storia gli amuleti contro le epidemie di peste. Nella grande epidemia di peste nel 1556 a Dresda, chi voleva evitare il contagio, doveva portare al collo un sacchetto a forma di cuore, contenente borragine, dittamo, aloè, corteccia di limone. È bene precisare che l'uso degli amuleti trovava benevola complicità anche da parte della scienza ufficiale. Si credeva infatti che molte erbe e sostanze dotate di proprietà terapeutiche avessero la facoltà di dividersi in particene imponderabili e, come tali, di penetrare nella pelle ( II concetto che gli effluvi delle erbe medicinali potessero traversare la pelle e penetrare nell'organismo è durato molto a lungo in medicina e così si spiega come gli amuleti, giustificati dalla scienza, furono largamente adoperati).
Per questo si raccomandava di mettere gli amuleti a contatto della pelle nuda in modo che non esistessero ostacoli, all'azione terapeutica delle sostanze che componevano l'amuleto. Ad esempio le foglie sia del pioppo che del felce maschio essiccate e racchiuse in sacchetti se portate addosso costantemente, prolungherebbero la vita ed eviterebbero incidenti; se poste sotto il cuscino, renderebbero il sonno tranquillo e i sogni piacevoli. Il pioppo era considerato l'amuleto per eccellenza, il talismano che teneva lontano tutti gli artifizi che usavano i praticanti di magia nera per nuocere al prossimo. Così pure le collane di bulbi di aglio intorno al collo dei bambini allontanavano il malocchio ( La tradizione popolare ancora tanto fertile di assennati suggerimenti attribuisce all'aglio tante qualità salutari: azione lassativa, revulsiva, tonica, disinfettante, ipotensiva, diuretica, vermifuga, stimolante dell'attività cerebrale e della funzione tiroidea).
Questa disgressione nel mondo della magia e della superstizione è necessaria, in quanto la medicina e l'erboristeria dei primi secoli avevano carattere magico. In definitiva l'uomo attribuiva azioni soprannaturali a ciò che la scienza di quei tempi non riusciva a spiegargli ( Oggi è stato assodato che i vegetali, come tutto quello che è vivo od esiste nell'universo, emettono onde speciali ancora non ben conosciute ma attive nel vivente, che operano delle modifiche nel campo magnetico o elettrico dei soggetti. Sono infatti conosciuti gli effetti repellenti o stimolanti di certe piante coltivate in associazione).