L'erboristeria della preistoria l'erboristeria ha inizio con il primo uomo, non è una semplice illazione, ma una constatazione provata da molti reperti archeologici. Nelle terremare di Parma e Varese sono stati rinvenuti semi di sambuco in vasi votivi, l'interpretazione degli studiosi è che servissero come rimedi salutari.
Nelle palafitte di Casale e dell'isola di Burget, risalenti all'età del bronzo, si sono invece ritrovati semi di "Prunus spinosa" e di altre erbe; in altri villaggi palafitticoli sono stati invece ritrovati semi di papavero le cui virtù narcotiche sono state conosciute fino dalle epoche più remote. Si può dire tempi i rapporti tra mondo animale e mondo vegetale; infatti l'istinto dell'uomo primitivo e l'osservazione, del comportamento degli animali nella scelta delle piante medicinali si fusero in quella forma di medicina istintiva che caratterizzò gli albori dell'erboristeria.
Questi esperimenti permisero all'uomo di iniziare una prima distinzione e selezione delle piante che hanno proprietà medicinali.