Bistorta Polygonum bistorta


Pianta della famiglia delle Polygonaceae, distribuita in gran parte dell'emisfero boreale. In Italia si trova nei pascoli umidi delle Alpi e dell'Appannino.

Generalità

Specie erbacea a rizoma perenne, ricurvo, che origina dei fusti sottili semplici, alti da 25 cm a un metro.

Le foglie basali sono picciolate più o meno lungamente e di forma lanceolata, tronca o cordata alla base, lungo il picciolo. Le foglie del fusto sono sessili, più strette, a margine spesso ondulato.

I fiori sono raccolti in dense infiorescenze a forma di spiga terminale lunga fino a 10 cm. I singoli fiori, piccoli, sono di color rosa più o meno carico. I frutti sono degli acheni triangolari di color bruno-marrone.

Per uso terapeutico si utilizza il rizoma, di rado anche le foglie.

Impiego terapeutico

Pianta sconosciuta agli antichi Greci e Romani, solo nel Medio Evo venne utilizzata come astringente. In seguito questa pianta si rivelò anche antiedematosa, lenitiva, antidissenterica, tonica e vulneraria.

Per le sue proprietà viene oggi utilmente impiegata per curare le diarree di diversa natura, la leucorrea e l'uretrite, le emorragie interne ed esterne, i catarri cronici, l'incontinenza urinaria, le febbri intermittenti.

Esternamente sono soprattutto le proprietà antiinfiam-matorie e cicatrizzanti che ne consigliano l'uso in gargarismi nelle ulcere della bocca e delle gengive, nei mali di

gola, nelle angine e tonsilliti e in certi mal di denti/ In lozione si usa nelle piaghe o ferite della pelle,

Le foglie per l'elevato contenuto di acido ossalico servono per preparare bevande rinfrescanti e diuretiche oltre che toniche, utili nelle infiammazioni generalizzate e febbrili, ma controindicate nelle calcolosi renali da ossa-lati.

I principi attivi più importanti della bistorta sono amidi e sostanze tarmiche, oltre agli acidi ossalici delle foglie,

Preparazioni

Uso interno: si utilizzano il rizoma e le foglie, Con il rizoma si preparano l'infuso e il decotto,

L'infuso si prepara con 30 g di rizoma finemente macinato per litro di acqua a 50°. Si lascia a macero per mezza giornata, Dopo aver filtrato si beve nella dose di 2-3 tazzine al giorno,

II decotto si prepara con 20-30 g di rizoma finemente macinato in un litro di acqua, Si lascia bollire per 30 minuti, agitando o meglio mescolando di tanto in tanto. Si lascia raffreddare a temperatura ambiente, si filtra, si .beve a tazze, dopo i pasti principali: non più di due al giorno. '

Decotto e infuso risultano efficaci per i disturbi intesti-nali sopra indicati. Per combattere la dissenteria si può utilizzare anche direttamente la polvere del rizoma: 1 g in un'ostia due o tre volte al giorno.

Altre preparazioni usate per via interna sono la tintura alcoolica e la tintura vinosa, preparate con 20-30 g di rizoma ridotto in polvere per litro di alcool a 50° o in vino bianco secco. Si usano le tinture come tonici, astringenti, antiinfiammatori. Le dosi devono essere limitate a un bicchierino prima o dopo i pasti.

Con le foglie si preparano tisane rinfrescanti e diuretiche. Si utilizzano 10-20 g di foglie tritate per litro di acqua calda. Si filtra e si beve tiepida o fredda a tazze: 1-2 al giorno.

Uso esterno: si utilizza il rizoma per preparare un infuso da impiegare per la terapia delle infiammazioni della bocca e della gola,

Si prendono 60 g di rizoma ridotto in polvere e si mettono in un litro di acqua bollente. Si lascia bollire per 15 minuti, mescolando di tanto in tanto, poi si filtra, Si utilizza l'infuso così preparato per sciacqui o gargarismi, ma si possono anche preparare compresse da applicare sulle parti infiammate o anche per decongestionare le emor-roidi,

Uso cosmetico: si utilizza il rizoma ridotto in polvere, Si prepara un sacchetto con una tela, entro cui si mette una mandata di bistorta in polvere, e lo si lascia immerso nella vasca per 5 minuti, agitando di tanto in tanto, II bagno così preparato decongestiona la pelle arrossata ed è astringente e lenitivo,

Una frizione con infuso di bistorta è^particolarmente indicata per i capelli grassi,

Raccolta e conservazione

Le foglie di bistorta si raccolgono in giugno-luglio, durante il periodo della fioritura. Meglio raccogliere le foglie basali perché più attive. La raccolta va fatta in giornate asciutte, quando non c'è più rugiada, Si eliminano i pie-doli con la forbice e si pongono le foglie ad essiccare in sottile strato su un graticciato o su un setaccio, all'ombra, in locale ben aerato. Si conservano poi in sacchetti di tela o carta.

I rizomi si devono raccogliere da settembre a novembre, quando è terminato il periodo vegetativo. Si ripuliscono dal terriccio con un coltello, si tagliano a pezzi o si lasciano interi e si mettono ad essiccare al sole per 2-3 giorni, quindi si termina l'essiccamento all'ombra, in locale caldo ma aerato, meglio ancora in stufa alla temperatura di 50°, Si conservano poi in sacchetti di tela o carta,

La bistorta foglie si deve sostituire tutti gli anni, la radice o rizoma ogni due anni,

La bistorta si può coltivare sia partendo da rizomi sia da seme, In quest'ultimo caso, più conveniente, si fa la semina direttamente in terreno, a file distanti 20 cm, operando il diradamento dopo la germinazione, quando le piantine hanno raggiunto un'altezza di 5-6 cm, lasciandone una ogni 10 cm. La semina va fatta di preferenza all'inizio della primavera, in terreni umidi di montagna: la bistorta difatti cresce male al di sotto dei 500 m.

La pianta da foglie già dal primo anno, ma è conveniente lasciarla in terreno almeno due anni prima di raccogliere il rizoma.

Etichette

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