BIANCOSPINO Crataegus Oxyacantha L. - Rosaceae



Nome latino: Crataegus laevigata (Poir.) DC - Cmtaegus monogyna Jacq. e Crataegus oxvacantha L

Famiglia: Rosaceae

Ordine: Rosales

Le due specie di biancospino, pur avendo caratteristiche fitogeografiche e distributive spesso differenti, presentano caratteristiche fitoterapiche simili: vengono perciò entrambe incluse in un'unica trattazione.

Descrizione: arbusto con rami spinosi; foglie sparse, coriacee lucenti e pallide; fiori di colore bianco; frutti piccoli rotondi o quasi, esternamente di colore rosso e internamente giallo con due o tre semi.

Habitat: dal mare alle regioni subalpine.



Droga: la corteccia, raccolta in autunno; i rametti giovani, raccolti in primavera; le foglie, raccolte a maggio; i fiori, raccolti in aprile-maggio; i frutti, raccolti in settem bre-ottobre.

Principi Attivi: acido crategico, quercitrina, lattone, vitamina C.

Proprietà: (uso interno) sedativo del sistema nervoso, ipotensivo, antidiarroico, antispastico, vasodilatatore cardiaco.

come si presenta

arbusto o piccolo albero (da 1 a 5 m) con portamento per lo più cespuglioso, a rami muniti di spine acute. Le foglie sono ovate, coriacee di color verde lucente; i fiori di color bianco o rosa sono riuniti in corimbi. Il frutto è ovale o globoso, di color rosso-corallo e contiene uno o due semi.

dove si trova

spontaneo ovunque in pianura, collina, montagna, è comune nelle siepi, nelle macchie e nei boschi.

quando sì raccoglie

fiorisce in aprile-maggio. Per uso medicamentoso si utilizzano i fiori che vanno raccolti quando stanno per schiudersi, e successivamente fatti seccare in luoghi ben asciutti.

quali azioni esercita calmanti, cardiotoniche, antispastiche.In caso diinsonnia si consiglia l'infuso. Lasciare in infusione per 10-15 minuti, in 1 tazza d'acqua bollente, un pizzico di fiori; colare attraverso una mussolina o passare per un colino a maglia fine. Dosi: 2-3 tazze durante il giorno.

Parti della pianta utilizzate: foglie, fiori e frutti.

Componenti principali: flavonoidi, glicosiflavoni, procianidine oligomere, acidi triterpe-nici, amine, catechine, acidi fenolici.

Titolo F.U. IX ed.: deve contenere non meno dello 0,7% di flavonoidi, calcolati come ipe-roside.

Effetti dimostrati: tonico cardiaco; coronaroprotettore; migliora la perfusione del miocardio; citoprotettore; antiedematoso; inotropo positivo, cronotropo e dromotropo negativo; batmotropo negativo; vasodilatatore; aumenta anche nei cardiopatici la resistenza alla fatica; sedativo; antispasmodico.

Effetti benefici tradizionali: nei disturbi cardiaci; come sedativo; nei disturbi della menopausa; tonico gengivale (con salvia e cisto), antiipertensivo.

Indicazioni: insufficienza cardiaca di grado I e II (N.Y.H.A.); cardiopatie associata alla senilità; bradicardia lieve; nelle tachicardie; aritmie; nelle palpitazioni della menopausa "nevrosi cardiaca".

Principali preparazioni: infuso; E.S.; E.F.; T.I.; M.G..

Dosi consigliate: infuso al 2%; polvere g 1-2/die; E.S. 0,3-0,9g/die; E.F. 1-2 g/die ; T.I. 3-5g/die;M.G. 0,5-1,5 g/die .

Avvertenze e precauzioni: evitare l'impiego nei bambini e nelle donne in gravidanza ed in allattamento.

Tossicità: non tossica alle dosi consigliate.

Controindicazioni: ipersensibilità individuale accertata verso la droga; ipotensione.

Effetti collaterali: non osservati con i dosaggi comunemente usati.

Sintomi da sovradosaggio: turbe del ritmo; difficoltà respiratorie; effetti sedativi; caduta di pressione.

Generalità

Sono piante arbustive spinose che crescono dal piano alla media montagna (fino ai 1000-1300 m), in Italia e in tutta l'Europa. Appartengono alla famiglia delle Rosa-ceae e sono spesso utilizzate per comporre siepi.

Si conoscono numerose varietà orticole a fiore doppio o di colore rosa-rosso. La specie tipica però presenta una corolla semplice di colore bianco.

Le foglie sono più o meno incise, con lobi marcati nella specie monogyna, meno evidenti e arrotondati nella specie oxyacantha.

I fiori piccoli sono raccolti in infiorescenze di 10-15 fiori ed emanano un odore non molto piacevole, specie durante le ore di sole, ricordando il caratteristico odore di amine o più semplicemente di pesce in decomposizione. Tale odore si perde però in parte con l'essiccamento,

I frutti, di color rosso vivo a maturazione, presentano una parte polposa e uno o due semi uniti, a seconda della specie.

Impiego terapeutico

Già in epoca preistorica il biancospino era utilizzato anche come alimento (frutti), e ancor oggi i suoi frutti servono in alcune regioni del basso Danubio per ottenere una farina utilizzata per preparare un pane dalle proprietà medicamentose.

Da tempo i fiori, o meglio le infiorescenze, vengono utilizzati per la preparazione di decotti e tisane per la cura di malattie del ricambio, come astringente e come tonico. Solo nel sec. XVIII però sono state scoperte le proprietà specifiche del biancospino sul cuore e sulla circolazione. Oggi si sa con certezza che il biancospino regolarizza i movimenti del cuore e la circolazione, tonifica il muscolo cardiaco, calma il sistema nervoso e il sistema simpatico e combatte l'ipertensione arteriosa.

Queste proprietà, universalmente riconosciute dai farmacologi e dai medici, appartengono alle foglie e ai fiori raccolti quando sono ancora in boccio. Aijrutti si riconosce invece una attività astringente dovuta all'alto contenuto di tannino.

Per un cuore senile o in genere debole, il biancospino si dimostra un tonico cardiaco di sicura efficacia a condizione di un impiego prolungato nel tempo. Bisogna bere tisane o infusioni di fiori e foglie per lunghi periodi di tempo, anche 2-3 mesi, per ottenere effetti duraturi.

Questa pianta elimina i sintomi assai vari della debolezza cardiaca dell'anziano come del bambino: stanchezza fisica, irritabilità, palpitazioni, insonnia, difficoltà di respirazione, senso di angoscia, astenia psichica, emotività propria degli arteriosclerotici, dei dispeptici, dei bambini e adolescenti nervosi, agitati o ipereccitati, degli anziani con cuore senile. Il biancospino attenua rapidamente ed elimina con terapia prolungata la tachicardia e l'aritmia, e migliora la gittata cardiaca. La sua azione sui vasi sanguigni permette inoltre di regolare sia l'ipertensione che l'ipotensione.

La sua efficacia è provata tanto nelle turbe congestive della menopausa come nelle crisi caratteristiche della pubertà. Sono inoltre ben note le proprietà antispasmo-diche del biancospino, che è rimedio terapeutico specifico dello squilibrio neuro-vegetativo.

Le osservazioni di numerosi medici francesi ed americani permettono di assicurare la perfetta tollerabilità di questo presidio terapeutico anche per i malati a funzione renale compromessa. Non da accumulo né assuefazione e sembra anche possedere attività diuretiche, tanto che in Germania le infusioni di biancospino (fiori e foglie) sono utilizzate come rimedio popolare contro l'obesità.

Uso interno: si utilizzano i fiori o i rametti fioriti con foglie e i frutti. Con i fiori e i rametti fioriti si preparano l'infuso e la tintura. L'infuso viene fatto utilizzando 10 g

Biancospino. Poteri magici e leggende accompagnano il biancospino sin dai tempi più lontani. In Bretagna si credeva che la folgore non lo colpisse perché con i suoi rami fu intrecciata la corona di spine di Gesù. Per questa ragione viene sempre coltivato attorno le case. I Greci si servivano dei suoi rami per adornare gli altari durante le cerimonie nunziali.

delle parti sopra indicate per litro di acqua. Si bevono 2-3 tazze al giorno. La tintura si prepara con 20 g di fiori o rametti fioriti. 50 cc di alcool e 50 cc di acqua. Si lascia a macero per una settimana. Si somministra alla dose di 30-40 gocce 3 volte al giorno.

Per uso interno si può preparare anche un decotto, utilizzando 10 g di frutti secchi per un litro di acqua. Si beve alla dose di mezzo litro al giorno nei casi di albumi-nuria.

Uso esterno: si utilizzano sia i frutti sia i fiori (o rametti fioriti). Si prepara un decotto con 20 g di fiori o con

50 g di frutti per litro di acqua. Questi decotti servono per sciacqui e gargarismi come decongestionanti.

Uso cosmetico: si utilizzano i fiori o i rametti fioriti in bagni caldi. Si pone una o due manciate di queste parti della pianta nell'acqua calda prima di immergersi: si ottiene così un bagno astringente e decongestionante, indicato soprattutto per pelli grasse.

Raccolta e conservazione

I fiori e i rametti fioriti con foglie si raccolgono all'inizio della fioritura, quando i fiori sono ancora in boccio, a maggio. Si provvede a farli seccare rapidamente all'ombra, ponendoli in strato sottile in un locale ben aerato e avendo cura di muoverli due volte al giorno fino a completo essiccamento. Si conservano in sacchi di tela al riparo dalla luce e dagli insetti. - I frutti si raccolgono a maturazione (ottobre-novembre) quando sono di color rosso e di sapore dolciastro-insipido.

Si seccano all'ombra o in forno a 50-60° C. Si conservano in sacchi di tela.

Etichette

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ASSENZIO ROMANO - Artemisia Absinthium L - Asteraceae. autunno Avena Avena saliva L Ballotta Ballota nigra L BALSAMINTA BARBA DI BECCO BARDANA Arctium Lappa L – Asteraceae Basilico-Ocymum basilicum BELLADONNA Atropa Belladonna L. - Solanaceae BENZOINO - Styrax Benzoin Drya. - Styracaceae Betonica -Stachys officinalis (L) Trev BETULLA-Betula Alba L - Betulaceae BIANCOSPINO Crataegus Oxyacantha L. - Rosaceae Bistorta Polygonum bistorta Bocca di lupo-Melittis Melissophyllum L BOLDO-Peumus Boldus L - Monimiaceae BORRACINE - Borrago Officinalis L. - Borraginaceae BOSSO - Buxus sempervirens L. - Buxaceae bottega speziale BRIONIA - Bryonia Dioica Jacq. - Cucurbitaceae Bugula-Ajuga reptans L Caglio Galium verum L CALAMO AROMATICO - Acorus Calamus L. - Araceae CALENDULA - Calendula Officinalis L. - Asteraceae CAMEDRIO - Teucrium Chamaedrys L. - Lamiaceae Camepizio - Ajuga chamaepitys (L) Schreb CAMOMILLA Matricaria Chamomilla L. - Asteraceae CAMOMILLA ROMANA - Anthemis Nobilis L. - Asteraceae CANAPA INDIANA - Cànnabis Sativa L. 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CHINA - Cinchona L - Rubìaceae CICLAMINO - Cyclamen Europaeum L - Primulaceae CICORIA - Cichorium Intybus L - Asteraceae. Cicuta Conium maculatum L Ciliegio Prunus adiitm Cinoglosso Cvnoglossum officinale L Cinquefolium Potenììlla reptans L. Cipolla AlliumcepaL Cipresso 'Cupressus sempervirem L. Coclearia Coclearia officinalis L. Cocomero asinino Ecballìum elaterium (I.) A. Rich. Coda cavallina Equisetum arvense L COLCHICO - Còlchicum Autunnale L. - Colchicaceae COMINO - Ciminum Cyminum CONSOLIDA MAGGIORE - Symphytum officinalis L - Borraginaceae Coriandolo Coriandrum sativum L. Cotogno Cydónia oblonga Miller Cren Amoracia rusticana B.P. Caertner. Crescione Nasturtium officinale R. Dr. Crespino Berberis vulgarìs L CURCUMA - Curcuma Zedoaria L - Zingiberaceae DAMIANA -Turnea Aphrodisiaca L - Turneraceae dicembre Digitale Digitalis purpurea L Dioscoride Dragoncello Artemisia dracunculus L Dulcamara Solarium dulcamara L e Asphodelus ra-mosus L. EBBIO ECHINACEA EDERA - Edera Helix L. - Araliaceae Edera terrestre Glechoma hederaceaL EFEDRA - Ephedra Vulgaris Rich. - Gnetaceae ELEUTEROCOCCO Elicriso Helichrysum italicum G. Don. Ellebori ELLEBORO NERO - Helleborus Niger L - Ranuncolaceae Enula campana Inula heleniumL Epatica Hepatìca nobilis Milkr Epilobio Epilobium angusti/oliimi L EQUISETO Equisetum maximum Lam. Erba paris Parìs quadri/olia L Erba ruggine Ceterach officinarum DC. Erbe medicinali usate come portafortuna Erboristerìa popolare nel 1500 Erica Erica herbacea L. Erisimo Sisymbrium officinale (L.) Scop. ESCOLZIA EUCALIPTO - Eucalyptus Globulus Labili EUFRASIA - Euphrasia Officinalis L - Scrofulariaceae Eupatorio nEupatorìum cannabinum L fam. Labiate fam. Liliacee GALEGA - Galega Officinalis L - Leguminoseae Galeno Gelsomino (persiano yasamin). Genepì Artemisia glacialis L. GENZIANA MAGGIORE - Gentiana Lutea L. - Gentinaceae GENZIANELLA - Gentiana Acaulis L. - Genzianaceae Giaggiolo o iride - Iris pallida Lam. e Iris germanica L Giglio bianco - Lilium candidimi L. GIN SENG - Panax Ginseng Meyer. - Araliaceae. GINEPRO - Juniperus Communis L - Cupressaceae Ginestra dei carbonai - Sarothatnnus scoparius Koch. GINESTRINO - Lotus Corniculatus L - Leguminoseae GINKGO BILOBA Girasole Helianthus annuus L. Giuggiolo Tiiiphus jujuba Miller giugno GIUSQUIAMO - Hyoscyamus Niger L. - Solanaceae Gramigne Agropyrum repens P. e Cynodon dactylon (L)Pers Granoturco o mais Zea mays GRINDELIA Nome latino: Grindelia robusta Nuttal guarana' HARPAGO - Harpagophytum Procumbes L - Pedalaceae i Babilonesi e gli Ebrei IPERICO - Hipericum Perforatum L - Ipericaceae IPPOCASTANO Ippocrate ISSOPO - Hyssopus Offìcinalis L - Lamiaceae L'erboristeria araba L'erboristeria del Rinascimento L'erboristeria della preistoria L'erboristeria in Italia nel 900 L'ERBORISTERIA NEI SECOLI L'erboristeria nel 1600 e piante dì oltre oceano L'erboristerìa nel 1700 L'erboristeria nel 1800 L'erboristerìa nell'antica Grecia L'erboristeria nell'antica India L'erboristeria nell'antico Egitto L'erboristerìa presso i Fenici L'erboristeria presso i Romani Lampone Lappola Larice Lattuga Lauroceraso LAVANDA - Lavandaia Spica L. - Lamiaceae lazzeruòlo LE CIVILTA' E L'ERBORISTERIA Le origini dell'erborista in Cina LENTISCO - Pistacia Lentiscus L. - Anacardiaceae levìstico LICHENE ISLANDICO - Cetraria Islandica L - Parmeliaceae Licopodio LIMONE - Citrus Limonum Risso - Rutaceae Linaria Lingua cervina o Scolopendrio LINO - Linun Usitatissimum L - Linaceae LIQUIRIZIA - Glycyrrhiza Glabra I. - Leguminoseae luglio LUPINO - Lupinus Albus L - Leguminoseae LUPPOLO maggio MAMELIDE Nome latino: Hamamelis virginiae L Maometto MEDICI E FILOSOFI Mesuè Nel mondo contemporaneo novembre ottobre Paracelso ed i suoi seguaci PIANTE MEDICINALI E AROMATICHE Plinio "II vecchio" primavera Rhazes Ricettali RTIGLIO DEL DIAVOLO Nome latino: Harpagophytum procumbens D.C Teofrasto Trattati dedicati alle erbe tutto l'anno