L'erboristerìa presso i Fenici, i Babilonesi e gli Ebrei

Per questi popoli quello delle erbe medicinali era un mercato molto attivo: lo prova il fatto che i Fenici, abili navigatori e commercianti, dedicassero parte delle loro spedizioni avventurose alla ricerca di erbe medicinali. I Babilonesi disponevano di una flora veramente eccezionale; si calcola che conoscessero migliala di piante medicinali di cui sapevano servirsi appropriatamente, naturalmente anche le loro credenze attribuivano l'effetto benefico delle piante all'intervento di divinità del mondo mitologico babilonese. Le erbe erano elencate in apposite tavolette, scritte in caratteri cuneiformi, con nomi nelle varie lingue unitamente agli effetti terapeutici. Anche nell'erboristeria babilonese rimane il dubbio sulla sicura identificazione di molte piante medicinali; sembra tuttavia che alcuni nomi di piante che ci sono stati tramandati, siano effettivamente di origine babilonese. Gli Ebrei non erano certo dei fautori di rimedi per via interna; ad essi preferivano tutte le applicazioni esterne: celebre rimase il cataplasma a base di fichi secchi prescritto dal profeta Isaia come medicamento maturativo in caso di ascessi o foruncoli. Un altro impiastro ebraico era il "malagma", la cui preparazione era piuttosto insolita: ci si riempiva la bocca di diverse erbe, si masticavano e poi si applicavano sulla ferita da curare. Lo studio delle Sacre Scritture è abbastanza indicativo per quanto riguarda la vasta conoscenza raggiunta dagli Ebrei nell'erboristeria. Come lo stesso Salomone afferma nel suo libro della Sapienza a lui erano note tutte le piante medicinali, dai maestosi e celebri cedri del Libano, al più modesto issopo che cresce sui muri. Nella Bibbia troviamo indicazioni molto precise; i "giardini dei profumi", la mirra, l'incenso, il balsamo di Gerico, ecc. I medicamenti, dopo essere stati preparati, venivano chiusi entro cassette di legno speciali e conservati in camere appositamente costruite. Per la prima volta viene fatta menzione di un commercio di erbe medicinali proprio presso gli Ebrei; a Gerusalemme erano frequenti gli erboristi che vendevano per le strade le loro preparazioni. Ciò succedeva già duemila anni a.C.