Nell'Ottocento la chimica ha ormai isolato molti dei principi attivi delle droghe vegetali e fu il periodo tra i più operosi per l'introduzione di nuove droghe in terapia.
Tra i nuovi farmaci vegetali vanno ricordate la coca e la cocaina che furono portate in Europa per essere esaminate, nonostante fossero noti i risultati disastrasi di questa droga sulla salute degli indigeni del Messico e del Perù. Finalmente nel 1884 il Kollerdopo averla lungamente studiata, comunicò all'Accademia medica di Hildelberg di aver praticato senza dolore una operazione di cataratta su un paziente, dopo avergli ìnstillate nella congiuntiva dell'occhio alcune gocce di una soluzione di cocaina: il primo anestetico nella storia della medicina era stato scoperto! Un'altra droga che venne studiata fu il mate (II "mate" detto anche "fé dei Gesuiti" per il fatto che questi religiosi furono i primi a farne conoscere l'uso in Europa).
una bevanda nervina molto usata nell'America meridionale; anche la noce di cola fu esaminata fino alla scoperta dei suoi principi attivi tra cui la caffeina. Dalla fava di Calabar, usata dalle popolazioni del delta del Niger per far parlare gli imputati nei "giudizi di Dio" fu estratta l'eserina, un alcaloide che ha la proprietà di far ridurre la pressione nel glaucoma perciò è diventatautilissima in oculistica.
È curioso lo studio che, verso la metà dell'Ottocento, fu compiuto sul veleno usato per le frecce dalle popolazioni selvagge; si prese in considerazione ad esempio, lo strofanto, che era adoperato da molte popolazioni del centro Africa per avvelenare le frecce. Questo veleno fu portato in Inghilterra allo scopo di studiarne i suoi principi attivi e fu in modo del tutto inaspettato che si scoprì la sua importante azione cardiocinetica. Infatti un giorno il reverendo Grazio Waller, che aveva partecipato alla spedizione in Africa, si lavò i denti con uno spazzolino che incidentalmente era stato a contatto con la polvere di strofanto e notò subito una regolarizzazione del suo polso.