Prunus laurocerasi^ L
Pianta della famiglia delle Rosaceae, originaria dell'Asia occidentale, oggi coltivata praticamente in tutti i Paesi della terra come pianta ornamentale nei giardini e nei parchi, per comporre soprattutto siepi sempreverdi.
Generalità
È un arbusto o albero sempreverde alto fino a 3-4 m. con foglie grandi, coriacee, glabre, lucide, inserite alternativamente sui rami, munite di un picciolo corto e robusto. Le foglie hanno forma lanceolata o obovata e apice acuto; il margine è minutamente dentellato, solo di rado quasi intero.
I fiori sono riuniti in infiorescenze a racemo, disposte all'ascella delle foglie superiori. Il singolo fiore presenta un calice composto da cinque sepali, saldati alla base tra di loro, e una corolla formata da cinque petali bianchi.
II frutto è una drupa ovoidale, nera a maturità, carnosa, che contiene un unico nocciolo di forma arrotondata.
Le foglie fresche tritate emanano un odore caratteristi-co di addo cianidrico o di mandorle amare.
È pianta estremamente velenosa.
Per scopi terapeutici si utilizzano le foglie fresche o i rami giovani con foglie, ottenuti dalla potatura delle siepi.
Impiego terapeutico
II lauroceraso contiene nelle foghe dei glicosidi e delle sostanze tanniche. I suoi glicosidi sono cianogenetici, cioè in grado di produrre addo danidrico: prunasoside o amidaloside.
Il lauroceraso serve per la preparazione di acqua distillata officinale, ottenuta per distillazione in corrente di
vapore delle foglie fresche ridotte in minuti frammenti. Al termine della distillazione bisogna dosare esattamente il tenore in acido cianidrico per evitare intossicazioni.
L'acqua distillata di lauroceraso così preparata serve come sedativo e come antispastico.
Preparazioni
Data l'estrema tossicità di questa pianta, non si danno indicazioni circa le preparazioni e le dosi d'uso. L'acqua distillata di lauroceraso, reperibile in farmacia, deve essere prescritta dal medico.
Raccolta e conservazione
Le foghe o i rami giovani di lauroceraso vengono raccolti dalla primavera all'autunno mediante potature. Le foghe vanno utilizzate allo stato fresco.
La coltivazione del lauroceraso non presenta alcuna difficoltà, essendo pianta che si può facilmente riprodurre per talea. La talea di questa pianta deve essere fatta prelevando rami legnosi lunghi 10-15 cm, da porre in terreno tra settembre e novembre.
Si devono eliminare in parte le foghe, o tagliarle per ridurre al minimo l'evaporazione, Nella primavera successiva le talee che avranno radicato emetteranno dei getti, formando nuove foglie.
Il lauroceraso viene bene in qualsiasi tipo di terreno e sopporta assai bene il secco della stagione estiva.