Fu probabilmente il più autorevole e preparato medico del mondo classico, per i Romani superiore persino al mitico Ippocrate. In campo farmacologico fu più preparato di Plinio e di Dioscoride; nacque a Pergamo in Grecia il 130 d.C. ed esercitò la professione medica sotto diversi imperatori romani, suscitando invidia.
Quando a circa 34 anni arrivò a Roma, la qualità dei medici che vi trovò non era certo delle migliori e il nuovo arrivato si sdegnava nel vedere dei colleghi che ignoravano completamente le preparazioni delle erbe medicinali, che conoscevano solo per averle viste su tavole o codici. Galene invece viaggiava di sovente per cercare e conoscere alla perfezione le erbe; il vasto bagaglio professionale gli permise di occuparsi anche della sofisticazione e frode commerciale delle erbe; questi espedienti dovevano essere molto in uso a quei tempi a causa del prezzo particolarmente alto di certe erbe esotiche.
Di eccezionale importanza la sua dimostrazione che le piante che crescevano sulla penisola valevano quanto quelle importate da Creta.
Galeno divise i medicamenti secondo il grado di calore che producevano: quelli che applicati sul corpo danno una sensazione di calore gradevole sono di primo grado; quelli che danno una sensazione di calore forte e spiacevole sono di secondo grado; i medicamenti di terzo grado sono quelli che producono un vero e proprio dolore; infine se bruciano e corrompono i tessuti allora sono di quarto grado. Erano di primo grado; la camomilla, il lino, la peonia, la betonica, l'agrimonia, l'assenzio, l'eufrasia, la veronica, lo scolopendrio. Di secondo grado: la genziana, la menta, la melissa, la malva, il rosmarino, la valeriana. Di terzo grado: il ciclamino, l'aristolochia, l'issòpo, l'artemisia, l'origano, il pepe, l'anice. Di quarto grado: il ranuncolo, la senape, la cipolla, l'aglio, l'euforbio.