Descrizione: fusto erbaceo cilindrico, alto da cm. 10 a cm. 40; foglie opposte, ovate, seghettate, pelose; fiori in grappoli terminali di colore bianco e giallo, i superiori viola.
Droga: pianta fiorita, raccolta in estate.Habitat:brughiere, terreni incolti, dalla pianura alla montagna.
Principi Attivi: rinantina, resine, gomme, cere, acido tannico, sali minerali.
Proprietà: (uso interno); tonico digestivo.
Proprietà: (uso esterno); antisettico e decongestionante per gli occhi, naso, gola.
Varietà della specie: E. Stricta, E. Alpina, E. Brevipila, E. Minìna, E. Pectinata.
Pianta della famiglia delle Scrophulariaceae, distribuita in Europa, Asia e America del Nord.
In Italia è comune soprattutto al Nord, nei campi e nei pascoli delle zone submontane, montane e alpine.
Generalità
L'eufrasia è una piccola pianta erbacea acquea semiparassita, con radici pochissimo sviluppate: si attacca perciò alle radici delle piante erbacee più vicine, da cui succhia la linfa grezza. L'altezza di questa pianta varia da pochi centimetri a 30-40: il fusto, più o meno ramificato nelle piante più robuste, è invece semplice nelle piccole piante.
Le foglie sono opposte, piccole e di forma assai varia ma generalmente acuta, con un margine a denti relativamente grandi. I fiori sono raccolti in infiorescenze a racemo terminale, all'ascella di brattee del tutto simili alle foglie normali come forma e grandezza. 11 calice è tubo-loso-campanulato e ha quattro denti sottili. La corolla è lunga, larga fino a 1 cm, a forma bilabiata; ha colore bianco-violaceo con una macchia gialla e variegature viola alla fauce. Il labbro superiore è più piccolo ed è diviso in due lobi che si ripiegano all'indietro. L'inferiore è più grande ed è diviso in tre lobi, a loro volta incisi in due parti.
Il frutto è una capsula piccola, stretta ed appiattita, che contiene numerosi semi piccoli di color grigio chiaro.
Per scopi terapeutici si utilizza la pianta intera raccolta alla fioritura.
Impiego terapeutico
I Latini definirono l'eufrasia «oculorum lumen», «luce degli occhi»: per la sua somiglianzà all'organo della vista l'eufrasia veniva infatti utilizzata soprattutto come collirio, per detergere gli occhi e togliere ogni infiammazione.
Dal Rinascimento, l'eufrasia ebbe anche altre applicazioni: internamente veniva utilizzata per tonificare lo stomaco e per curare le bronchiti e le tossi, per agevolare l'espettorazione e per eliminare le cefalee.
I principi attivi dell'eufrasia sono dei tannini gallici e l'aucoboside. cui è dovuto il facile annerimento della pianta durante l'essiccamento.
Secondo la tradizione popolare, l'eufrasia rafforzerebbe l'acutezza della vista e correggerebbe le miopie. A parte questa credenza, che obbiettivamente deve avere ancora una verifica sperimentale, sono state effettivamente dimostrate le sue proprietà antiinfiammatorie per il globo oculare (congiuntiviti e irritazioni dovute a esposizioni prolungate a luci forti, sia naturali che artificiali), nonché per la pelle e le mucose.
Preparazioni
Uso interno: si utilizza l'infuso, preparato con 20 g di pianta secca per litro di acqua bollente. Sì lascia riposare per 10 minuti, si filtra, si prende a tazzine: due al giorno dopo i pasti principali.
L'infuso di eufrasia stimola l'appetito e favorisce la digestione, mentre decongestiona l'apparato gastroenterico.
Uso esterno: si usa il decotto, preparato con 20-30 g di pianta secca per litro di acqua. Si lascia bollire per 10 minuti, poi si filtra per tela. Il decotto così preparato serve per fare lavaggi esterni all'occhio o per la preparazione di compresse imbevute, da applicare sulle palpebre o sull'epidermide.
Con questo decotto si possono anche fare sciacqui o gargarismi per decongestionare le mucose della bocca e della gola.
Uso cosmetico: una manciata o due di eufrasia nell'acqua calda del bagno serve per decongestionare le pelli delicate arrossate.
Raccolta e conservazione
L'eufrasia si raccoglie al momento della fioritura, che va da luglio a settembre a seconda dell'altitudine. Si taglia la pianta appena sopra il colletto e si eliminano le foglie secche, appassite o visitate da insetti.
L'eufrasia va essiccata all'ombra disponendola in sottile strato su graticciati, in locale ben aerato. Si conserva poi in sacchetti di carta o in vasi di vetro scuro chiusi. Si deve rinnovare tutti gli anni.
La coltivazione di questa pianta è difficile per due motivi: primo, non vegeta nelle zone di pianura; secondo, ha bisogno di piante ospiti per svilupparsi bene.
Ama di solito i prati umidi delle zone sopra i 700 m. È pianta molto comune soprattutto al Nord, per cui la sua coltivazione non è necessaria. Si potrà sempre comunque raccogliere un po' di seme, da spargere in zone prative in marzo-aprile.