Epatica Hepatìca nobilis Milkr, sinonimi Eepatica trilobaChaixe Anemone hepatica L.
Pianta della famiglia delle Ranuncolaceae, distribuita nell'emisfero boreale. In Italia è frequente nei boschi delle zone submontane e montane, soprattutto al Nord.
Generalità
L'epatica è una specie erbacea a rizoma perenne e presenta foglie radicali con lungo picciolo e lamina triangolare, divisa cioè in tre lobi eguali di coler verde scuro e lucido. Le foglie di questa pianta si sviluppano in primavera dopo i fiori e rimangono per tutto l'anno: alle volte superano anche l'inverno. Le vecchie foglie assumono in questo caso colorazioni rossastre o violacee.
1 fiori, che si sviluppano assai presto in primavera, sono portati da lunghi peduncoli e sono disposti, in infiorescenze ravvicinate, in numero variabile da 3-4 a 10-12. Hanno un calice formato da 6-7 sepali di coler azzurro chiaro, mentre la corolla è assente. Nella parte centrale del perianzio vi sono numerosi stami di colore bianco.
Per scopi terapeutici si utilizzano prevalentemente le foglie.
Impiego terapeutico
L'epatica non fu nota agli antichi Greci e Romani e comparve assai poco anche durante il Medioevo. Dal Rinascimento questa pianta venne utilizzata per combattere le malattie del fegato: fu da questa particolarità che le derivò il nome.
Per uso esterno l'epatica venne utilizzata per le proprietà cicatrizzanti e vulnerarie sulle piaghe. Nella medicina popolare si continua ad utilizzarla contro le coliche epatiche e urinarie, ma anche come diuretico e cicatrizzante.
L'epatica contiene gli stessi principi degli anemoni: ranuncolina, protoanemonina, anemonina. che sono dei lattoni insaturi.
Allo stato fresco l'epatica è tossica e rubefacente. Da secca dimostra prevalentemente proprietà diuretiche.
L'uso di questa pianta quale diuretico e per. le calcolosi epatiche e renali va limitato alle dosi sotto riportate. Se si superano le dosi terapeutiche si possono infatti avere intossicazioni che danno vomito, diarrea e tremori.
Uso interno: si utilizza una macerazione a freddo delle foglie secche.
Si lascia macerare per 2-3 ore. quindi si utilizza l'acqua di infusione per aumentare la diuresi.
Uso esterno: si usa il decotto, preparato con 20 g di foglie di epatica finemente triturate per litro di acqua. Si lascia bollire per 20-30 minuti, poi si filtra per tela.
Il decotto così preparato viene utilizzato per fare lavaggi o per la preparazione di compresse imbevute, da applicare come tonico astringente sulla pelle.
Raccolta e conservazione
Le foglie di epatica si raccolgono in primavera, da aprile a giugno, in giornate asciutte, quando la rugiada è scomparsa, tagliandole alla base con un coltello.
Si dispongono a seccare in sottile strato su graticciati. all'ombra, in locale ben aerato. Le foglie secche si conservano in sacchetti di carta o di tela.
La coltivazione, qualora si rendesse necessaria, può esser fatta per trapianto di rizomi; raccolti da piante sel-vatiche. Meglio raccogliere questi rizomi con un piccolo pane di terra, utilizzando a tale scopo un comune attrezzo orticolo o da giardino: zappa o vanga.
I rizomi vanno trapiantati alla distanza di 10-15cm nella fila, con una distanza di 20 cm tra le file.
La coltivazione da buoni risultati per almeno cinque anni.
L'epatica cresce bene in terreni argillosi e preferisce la posizione di mezz'ombra. D'estate richiede annaffiature settimanali.