EDERA - Edera Helix L. - Araliaceae

Descrizione: fusto legnoso a liana rampicante molto ramoso; radici aeree che aderiscono alla più piccola spaccatura; foglie coriacee alterne, palmate, appuntite nei rami fertili; fiori, di colore giallo verde ad ombrella; bacche di colore nero.

Habitat: in terreni umidi, ombrosi, freschi; comune sui muri, alberi, rocce.

Droga: pianta intera fiorita, raccolta da luglio ad agosto.

Principi Attivi: ederina, rutina, tannino, scopolina; acidi citrico, malico, formico; inoside, rame, alluminio, litio. estrogeni.Proprietà: (uso interno); emmenagogo, stimolante delle funzioni ovariche

I fiori sono riuniti in infiorescenze a ombrella e formano infiorescenze composte a pannocchia terminali sui rami fertili. Il singolo fiore è costituito da un piccolo calice formato da cinque sepali e da una corolla di cinque petali di colore giallo-verdastro.


II frutto è una drupa carnosa di colore nero-violaceo, subglobosa, contenente 2-3 semi. Per scopi terapeutici si utilizzano le foglie.

Impiego terapeutico

L'edera era certamente nota agli antichi, sia ai Greci che ai Romani, che se ne servivano anche per formare corone. Anche il suo impiego terapeutico era noto già nell'antichità: questa pianta è difatti citata nei trattati di Diosconde e di Plinio. Nel Medioevo poi l'impiego terapeutico dell'edera si sviluppò al punto che questa pianta veniva considerata una sorta di panacea universale.

Nel Rinascimento l'impiego di questa pianta venne invece praticamente limitato all'uso esterno, per la Proprietà: (uso esterno): antireumatico, antinevralgico, anticellulitico.

Avvertenza: da usare con cautela.

nome latino: Hedera helix L.

Famiglia: Araliaceae

Ordine: Apiales

Parti della pianta utilizzate: foglie.

Componenti principali: saponine (2,5-6%); sesquiterpeni; flavonoidi; polifenoli; poliaceti-leni (falcarmelo e 11,12-deidro falcarinolo); alcaloidi (emetina); steroli.

Effetti dimostrati: espettorante; spasmolitico; revulsivo; antinfiammatorio; vasoprotettore; antiedemigeno; analgesico; antibatterico; antimicotico, antiprotoazoario; antielmintico; virustatico.

Effetti benefìci tradizionali: per le congestioni spleniche; risolutivo su piaghe e ferite.

Indicazioni: flogosi delle vie aeree; trattamento sintomatico delle bronchiti croniche; mesenchimopatie; sindromi genitali dolorose; reumatopatie iperalgiche.

Principali preparazioni: polvere; E.S.; E.F.; T.I.

Dosi consigliate: infuso 0,3%; E.S. 0,02-0,04 g/die; E.F. 0,3 g/die; T.I. 3 g/die.

Tossicità: non tossica alle dosi consigliate.

Controindicazioni: ipersensibilità individuale accertata verso la droga.

Effetti collaterali: per uso topico, con la pianta fresca, sono stati riferiti fenomeni di sensi-bilizzazione cutanea.

Sintomi da sovradosaggio: eruzione cutanea, tachicardia, midriasi, ipertermia, delirio, allucinazioni visive, stupore e convulsioni.

Pianta della famiglia delle Araliaceae, distribuita in Europa, in Asia e in Afripa settentrionale.

In Italia è molto comune in luoghi ombrosi dal piano alla zona montana, nei boschi, lungo i fossi, tra le siepi.

Generalità

L'edera è una specie perenne, ramificata, con foglie sempreverdi. I suoi rami aderiscono a qualsiasi sostegno, siano essi muri, rocce, alberi, per mezzo di appendici radicali dette radici avventizie. 1 rami fertili si trovano solitamente alla sommità, non presentano radaci avventizie e sporgono di solito dal sostegno, quando questo è un albero o arbusto.

Le foglie sono di due tipi, anche per la forma: quelle sterili hanno forma palmate-lobata, con lamina divisa in 3-5 lobi più o meno triangolari, mentre quelle fertili sono intere e hanno contorno più o meno ovale, con apice acuto di frizioni o per fare lavaggi o bagni.

L'edera presenta una certa tossicità: va pertanto utilizzata attenendosi scrupolosamente alle dosi terapeutiche.

Le proprietà oggi note dell'edera sono quelle sedative della tosse, le espettoranti, le antinevralgiche. le analgesi-

che, e, per uso esterno e cosmetico, le anticellulitiche.

I principi attivi dell'edera sono dei saponosidi, tra i quali l'ederina e l'ederagenina, oltre all'ederacoside, nonché sostanze flavoniche e gli acidi caffeico e cloroge-nico.

Per questi principi attivi, cui corrispondono le attività sopracitate, oltre alla diuretica, Federa si dimostra efficace per calmare qualsiasi tipo di tosse e per lenire o combattere l'asma; provoca infatti un'efficace dilatazione bronchiale per l'espettorazione.

Si è già detto che l'uso interno di questa pianta deve essere limitato alle dosi terapeutiche, in quanto l'elevato contenuto in saponine può provocare disturbi tossici di notevole entità.

Esternamente l'edera esercita azione anestetica ed antinevralgica: è quindi particolarmente indicata nelle nevriti, nei dolori di tipo reumatico e nell'artrite.

L'attività esercitata dall'edera contro la cellulite è essenzialmente dovuta alle sue proprietà astringenti e va-socostrittrici, che favoriscono il riassorbimento di liquidi nei tessuti.

Preparazioni

Uso interno: si utilizza l'infuso, preparato con 4-5 g di

foglie secche per litro di acqua. Si lascia a macero per 5 minuti e si filtra per tela. Questo infuso va preso nella dose massima di una tazzina al giorno, oppure di due cucchiai presi in due volte.

L'infuso per uso interno seda la tosse e favorisce l'espcttorazione.

Uso esterno: si utilizzano le foglie secche, che servono per preparare il decotto. Occorrono 6-8 g di foglie secche finemente triturate per litro di acqua. Si lascia bollire per 10-15 minuti, si filtra a freddo per tela. Il decotto così preparato serve per fare impacchi o per preparare compresse imbevute che esercitano proprietà anestetiche. an-tinevralgiche e anticellulitiche sulla epidermide.

Uso cosmetico: una o due manciate di foglie finemente triturate avvolte in una tela poste nell'acqua calda servono per preparare un bagno con caratteristiche astringenti e sedative.

Preso il bagno, l'epidermide è predisposta al massaggio con creme contro la cellulite.

Per uso esterno, il decotto può essere utilizzato per sciacqui ai capelli dopo lo shampoo. L'edera in questo caso rende più lucidi e scuri i capelli.

Raccolta e conservazione

Le foglie dell'edera si possono raccogliere durante tutto l'anno, ma è preferibile effettuare la raccolta nei mesi estivi, da giugno ad agosto. Si devono cogliere solo le foglie completamente formate: non importa se dei rami fertili o di quelli sterili. Attenzione: vanno assolutamente eliminati i frutti, perché sono la parte più tossica della pianta.

Le foglie vanno seccate all'ombra, ponendole in strato sottile su graticciati. Di tanto in tanto si rimescolino per favorirne l'essiccamento.

Le foglie d'edera vanno conservate in sacchetti di carta o di tela e rinnovate tutti gli anni. Pur non essendo necessario coltivare l'edera per avere le foglie da utilizzare per usi terapeutici, si può provvedere al trapianto di questa pianta durante i mesi autunnali, prelevando porzioni di piante selvatiche che radicano facilmente. Per un rapido sviluppo di questa pianta è consigliabile un terreno soffice e ben concimato.

La pianta raggiunge la fioritura solo dopo un certo numero di anni e solo se riesce a godere di una sufficiente esposizione solare. L'edera è infatti una pianta che deve avere la radice in zone fresche e umide, e la parte superiore fertile in pieno sole

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