Pianta della famiglia delle Cucurbitaceae. distribuita nei Paesi del Mediterraneo. In Italia si trova dal mare alle zone collinari, lungo le coste: è abbondante soprattutto nel Meridione.
Generalità
È una specie erbacea perenne a fusto strisciante lungo più di 1 m. con rami brevi, eretti, piuttosto grossi e carnosi. Il fusto è coperto di peli rigidi di colore biancastro che lo rendono ruvido al tatto.
Le foglie, alterne, sono lungamente picciolate e presentano una lamina di forma ovale allungata. La base fogliare è incisocordata. e l'apice acuto, il margine fogliare è dentellato. Anche la foglia presenta una superficie scabra per la presenza di ispidi peli.
I fiori sono disposti all'ascella delle foglie, suddivisi in due sessi: i maschili sono raggruppati in piccoli racemi, i femminili invece sono solitari e presentano un peduncolo eretto e molto allungato, che dopo la fecondazione continua a svilupparsi fino a incurvarsi bruscamente alla sommità.
Alla maturità il frutto si stacca dal peduncolo e alla sua inserzione si forma un'apertura rotonda dalla quale vengono proiettati a distanza i semi e un liquido che ha sapore molto amaro.
Per scopi terapeutici si utilizza tutta la pianta, e in particolare il succo dei frutti non ancora maturi.
Impiego terapeutico
II cocomero asinino era noto agli antichi Greci e Romani per le sue drastiche proprietà purgative. Viene infatti citato nei testi di Ippocrate e di Dioscoride. In seguito però questa pianta, altamente tossica se non utilizzata alle dosi terapeutiche. è stata per lungo tempo abbandonata.
Nel sec. XIX il cocomero asinino venne nuovamente studiato e utilizzato come purgativo, soprattutto in Inghilterra: nella farmacopea inglese rimase fino ai primi anni di questo secolo.
È un purgativo idragogo molto attivo già alla dose di 5-10 mie. utilizzato per la terapia delle idropisie e delle cirrosi. E però pianta molto pericolosa, che può provocare diarree con coliche e convulsioni.
Oggi il cocomero asinino trova impiego quasi esclusivamente in veterinaria.
Il suo principio essenziale è l'elaterina, presente in due tipi: elaterina alfa e elaterina beta; l'attività purgativa è dovuta al secondo tipo.
Recentemente è stata scoperta la presenza di un principio attivo idrosolubile nelle radici del cocomero asinino: a questo principio vengono attribuite proprietà analgesi-che.
Preparazioni
Data l'estrema tossicità della pianta non vengono qui indicate né le preparazioni né le relative dosi. Anche per il suo impiego in veterinaria occorre ricorrere a prescrizioni mediche.
Raccolta e conservazione
Si è già detto che la parte attiva come purgante del cocomero asinino è il succo del frutto non ancora giunto a maturità.
Questo succo viene raccolto e seccato, e forma il cosiddetto «elaterio», sostanza di colore bianco-bruno che contiene glicosidi e resine, responsabili dell'azione drastica violentissima.
La conservazione del succo essiccato viene fatta in vaso di vetro chiuso. L'attività di questo succo persiste per almeno due anni. Essendo pianta non utilizzata per scopi terapeutici umani, non si danno indicazioni di coltivazione.