Cetriolo Cucumis sativus L



Pianta della famiglia delle Cucurbitaceae, originaria dell'Asia e più precisamente dell'India, diffusamente coltivata come pianta orticola, per i suoi frutti eduli, in tutto il mondo.

Se ne conoscono più varietà, tra loro differenti per la forma, le dimensioni e il colore del frutto.

Generalità

Specie erbacea annuale, strisciante come tutte le zucche, presenta fusti lungamente ramificati che arrivano anche a 10 m di lunghezza.

Le foglie sono inserite sul fusto in maniera alternata; mentre in posizione opposta alle foglie si sviluppa un filamento attoreigliato detto «cirro» o «viticcio». Questo filamento ha la funzione di attoreigliarsi intorno a piante o sostegni con cui viene a contatto.

Le foglie sono lungamente picciolate e hanno una forma palmate-lobata, sono divise cioè in lobi, in numero di 5-7. La lamina fogliare ha una superficie sempre ruvida per la presenza di fitti peli rigidi.

I fiori, inseriti all'ascella delle foglie, sono divisi in due sessi: fiori maschili e fiori femminili. I fiori maschili, rag-grappati in fascetti di 3-4. sono portati da un lungo peduncolo. I fiori femminili invece sono solitamente solitarii in qualche caso sono appaiati; hanno comunque peduncolo molto più corto. La corolla è abbastanza grande e di colore giallo.

II frutto è carnoso, di forma allungata, più o meno ricoperto da tubercoli spinescenti. Il colore del frutto varia molto a seconda della varietà; normalmente è verde, ma tende al bianco o al giallo a maturità.

Nella polpa del frutto sono contenuti numerosi semi di colore biancastro o giallastro, oblunghi e compressi, disposti sull'asse centrale in tre logge allungate, piene di tessuto polposo.

L'impiego cosmetico di questa pianta richiede il solo frutto.

Impiego terapeutico

È noto che la coltura del cetriolo era già in atto tremila anni fa; gli Egizi infatti annoveravano tra le loro piante da orto anche il cetriolo. Columella e Plinio citano questa pianta nei loro trattati e ne descrivono i tipi di coltura forzata.

I principi attivi del cocomero sono: aminoacidi, vitamine, sostanze proteiche; è inoltre presente in tracce un olio essenziale. E appunto questo olio essenziale che da il caratteristico sapore e odore al cetriolo.

II cetriolo ha proprietà diuretiche e depurative, ma queste proprietà si perdono con l'essiccamento. Per ottenere questi effetti terapeutici è perciò necessario preparare il succo fresco per spremitura, o più semplicemente mangiare questo frutto in insalata. Il cetriolo è comunque difficilmente digeribile e non va mai consumato in gran quantità.

Per le sue proprietà idratanti ed antiinfiammatorie sull'epidermide il cetriolo viene utilizzato prevalentemente per uso cosmetico.

Uso cosmetico: si utilizza la polpa del frutto fresco o il suo succo.

Con queste parti si fanno applicazioni sulla pelle del viso e del corpo (impacchi o maschere), che servono ad addolcire, decongestionare, schiarire le pelli arrossate. In modo particolare, il cetriolo torna utile alle parti delicate del corpo per idratare la pelle facilmente irritabile.

Si devono fare trattamenti ripetuti almeno due volte nell'arco della giornata e mantenerli per almeno venti minuti. Meglio ancora, potendolo, tenere gli impacchi tutta la notte.

Raccolta e conservazione

II frutto del cetriolo si raccoglie da piante coltivate nei mesi di luglio-agosto, quando viene raccolto anche come ortaggio. Ci si può approvvigionare di questi frutti in negozi di frutta e verdura.

Il frutto del cetriolo non può essere conservato: anche in salamoia perde le sue proprietà.

Il cetriolo è coltivato come le altre Cucurbitaceae in orto: in pieno campo, o mediante forzature in cassoni. La pianta esige concimazioni abbondanti e un terreno ben lavorato e ben drenato. sistemato in aiuole.

I semi, in numero di 3-4. vengono disposti in buchette distanti tra loro 50 cm sulla fila e 1 m da fila a fila. Dopo la germinazione, quando la pianta ha emesso la prima foglia extracotiledonale. è bene operare un diradamento lasciando una sola pianta per buca.

È bene anche, per non sporcare di terra i frutti, preparare spalliere e fili di ferro, su cui le piante si aggrapperanno e si svilupperanno.

All'inizio della fioritura bisogna intervenire con una concimazione, meglio se"liquida e bilanciata. Sono ne-cessarie settimanali zappature e sarchiature nel primo

periodo di vegetazione. Come tutte le piante della famiglia delle Cucurbitaceae. il cetriolo ama annaffiature frequenti.

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