Carlo Linneo (1707 -1778) fu il fondatore della moderna botanica sistematica, ma fu anche valente medico erborista; riordinò l'ormai vasta materia delle piante medicinali; indicò i luoghi di crescita e il periodo dell'anno più indicato per la loro raccolta, ampliò lo studio delle già fantastiche erbe esotiche e sperimentò anche i veleni vegetali.
Linneo fu veramente un maestro famoso, alle sue lezioni presso l'Università di Upsala assistevano quasi duemila allievi; parecchie centinaia di essi lo assistevano mentre girovagava erborizzando, quando Linneo trovava una pianta rara, chiamava a raccolta i suoi discepoli suonando a tutto fiato un grosso corno da caccia.
In un magnifico giardino di Upsala, Linneo coltivava migliala di esemplari di piante indigene ed esotiche, queste ultime le riceveva dai suoi ex allievi sparsi per tutto il mondo.
Anche nell'opera di Linneo si riscontrano delle stranezze veramente poco scientifiche; riteneva ad esempio, che il caffè provocasse le emorroidi, solo perché sua moglie era migliorata da questo disturbo, dopo aver tralasciato la bevanda; che le fragole erano un rimedio senza pari nella podagra; inoltre temeva l'oppio più di qualsiasi altra droga.
Non tutti erano d'accordo con Linneo, ma lui da valente botanico quale era continuò nelle sue direttive scientifiche e fu l'autore di un nuovo metodo per classificare le piante basato sulla sessualità e l'adozione della "nomenclatura binomia", che usa un nome latino per il genere seguito da un aggettivo per la specie (Questo metodo sarà completato quando finalmente si costituiranno gli Ordini e le Famiglie anche se resterà ancora molto cammino da percorrere per arrivare ad una classificazione naturale).
Uno degli allievi di Linneo, Wahlin, studiò invece gli strani effetti degli odori delle piante officinali sugli organismi, forse già allora erano state gettate le basi della moderna aromaterapia.