Descrizione: pianta erbacea annua, o bienne o perenne alta cm 100 circa, ramificata; foglie cauline leggermente pelose, ruvide e lanceolate, le basali a rosetta, lanceolate od obavate e dentate; fiori azzurri, molto raramente rosei o bianchi, in capolini ascellari sessili da 1 a 5; radici di colore esternamente grigio-pallido, internamente biancastro con puntini e lineette bruno-giallastro (vasi laticiferi), sapore amaro.
Habitat: molto coltivata; spontanea si trova dal piano alla regione submontana in luoghi erbosi.
Droga: radice e foglie; la radice raccolta da fine set tembre a fine ottobre e da febbraio a fine marzo, da piante di almeno 1 anno; le foglie raccolte generalmente da maggio a fine giugno, prima della fioritura ed al secondo anno di età.
Principi Attivi: inulina, mucillaggine, resina, tannino, sali minerali.
Proprietà: (uso interno) disintossicante, depurativo, diuretico, leggero lassativo, emolliente.
Proprietà: (liso esterno) foglie e radici spremute hanno un'azione emolliente sulla pelle.Varietà della specie: C. I. Indivisum, Silvestre, Glabra-tum, Pumilum; C. Endivia
altro nome radicchio - come si presenta pianta erbacea annua perenne con radice a fittone, foglie strette e allungate più o meno frastagliate. Lo stelo può superare il metro di lunghezza e porta all'ascella delle foglie superiori dei fiori di color azzurro.
dove si trova - spontanea nei campi, nei luoghi erbosi e incolti, lun go i margini dei viottoli di campagna e dei fossi.
quando si raccoglie - fiorisce da giugno a tutto l'autunno. Per uso medicamentoso si utilizzano le radici e le foglie che devono essere usate fresche.
quali azioni esercita toniche, stomachiche, depurative, diuretiche, blanda mente lassative.
In caso di imbarazzi gastrointestinali si consiglia il decotto.Bollire in recipiente coperto per 20 minuti, in 1 I di acqua, 60 g di foglie; colareaccuratamente.
Dosi: 1 bicchiere, ben caldo, alla mattina,a digiuno, e 1 alla sera.In caso distitichezza si consiglia l'infuso.Lasciare in infusione per 12 ore, in 1/2 I dì acqua bollenti 25-30 g di foglie triturate; filtrare accuratamente.Dosi: 1 bicchiere caldo,al mattino a digiuno e 1 alla sera prima di coricarsi
Pianta della famiglia delle Compositae o Asteraceae, distribuita in Europa. Asia e Africa settentrionale, ma ormai divenuta cosmopolita per coltivazione. In Italia è comune nei prati, lungo le strade, dal piano alle zone montane.
Se ne conoscono numerosissime varietà orticole.
Generalità
È una pianta erbacea perenne a rizoma ingrossato e con radice affusolata a fittone.
Durante il primo anno di vegetazione o di coltura la pianta emette solamente una rosetta di foglie basali. Al secondo anno dalla parte centrale della rosetta si sviluppa uno scapo alto fino a 2 m o più in alcune varietà coltivate, ampiamente ramificato fin dal basso; porta numerosi fiori raccolti in infiorescenze a capolino. -
Le foglie radicali a rosetta sono lunghe da pochi centi-metri fino a 25-30. e sono molto variabili; le caulinari sono molto più piccole e di forma lanceolata, sempre sessili e amplessicauli.
I capolini, sessili, sono raggruppati normalmente a 3-4 e accompagnati da un capolino peduncolato. I fiori per capolino sono 15-20, tutti ligulati. di colore azzurro.
I frutti sono degli acheni molto piccoli e leggeri, stipati nella infruttescenza: presentano un baffo formato di squamette minutissime.
Per uso terapeutico si utilizzano le radici e le foglie.
Impiego terapeutico
La cicoria fu certamente conosciuta dagli antichi Greci e Romani come pianta amica del fegato.
Cosila descrive Plinioper l'impiego terapeutico, accennando anche al suo uso presso gli Egizi. Altri autori latini riportano che la cicoria è un fortificante dello stomaco. Durante il Medioevo se ne scoprirono le proprietà amaricanti, digestive e diuretiche.
In epoca moderna sono state dimostrate le proprietà toniche, stomachiche, depurative, diuretiche, lassative, colagoghe e febbrifughe della cicoria.
Essa viene pertanto utilizzata come aperitivo contro l'atonia delle vie digestive, ma anche come anticatarrale, tanto a livello gastrico quanto a livello respiratorio.
Per le sue proprietà colagoghe viene utilizzata neH'itte-ro, nelle coliche epatiche e nelle epatiti in genere.
Come febbrifugo è attiva tanto sulle febbri intermittenti, oggi assai rare, come sulle febbri dipendenti da malattie da raffreddamento stagionale.
Esternamente la cicoria ha proprietà rinfrescanti, emollienti, antiinfiammatorie.
Preparazioni
Uso interno: si utilizzano le radici e le foglie. Entrambe queste parti della pianta sono depurative.
Con le radici sì prepara un decotto utilizzando 40 g di radice secca per litro di acqua. Si prende alla dose di una tazza prima dei pasti principali.
Con le radici si può preparare anche una tintura vinosa, con 20 g di radice secca di cicoria per un litro di vino bianco. Si lascia a macero per una settimana, si filtra, si lascia riposare per una quindicina di giorni, quindi si beve a bicchierini prima dei pasti: non più di due al domo.
Con le foglie si prepara un infuso: 20 g di foglie secche finemente triturate per litro di acqua bollente. Si lascia riposare per 5 minuti, si filtra l'infuso per tela e si beve a tazzine prima dei pasti: non più di due tazzine al giorno.
Uso esterno: si utilizza il succo fresco ottenuto per spremitura.
Questo succo diluito due volte con acqua viene utilizzato per preparare compresse imbevute da applicare sulle pelli secche ed arrossate.
Raccolta e conservazione
Le radici vanno preferibilmente raccolte al termine del periodo vegetativo, d'autunno, da piante di un anno: volendo, si possono raccogliere anche in primavera. D'autunno però la radice è più ricca di principi attivi.
Le radici, tolte dal terreno con l'aiuto di un attrezzo
orticolo, vengono ripulite dal terriccio con un coltello. Si tagliano a piccoli tondelli, che si lasciano seccare per due giorni al sole. L'essiccamento si completa quindi all'ombra.
Le radici di cicoria possono essere essiccate anche artificialmente in stufa a circolazione d'aria forzata, alla temperatura di 50". Si conservano poi in sacchetti di tela o di carta. Vanno rinnovate ogni due anni.
Le foglie si raccolgono dalle piante che iniziano la fioritura. Si staccano con le mani e si dispongono in sottile strato all'ombra su graticciati. Si conservano in sacchetti di tela o di carta e vanno rinnovate tutti gli anni.
La coltivazione della cicoria è assai semplice. Si può coltivare tanto in cassette quanto in terreno. Si parte sempre da seme, che viene posto direttamente nel terreno di coltura a spaglio.
Se non si dispone di sementi selvatiche, si può utilizzare la comune semente, venduta a bustine nei negozi specializzati. Meglio richiedere la varietà da taglio o «lingua di cane»: questa varietà infatti contiene in alto grado i principi attivi della cicoria selvatica, e cioè inulina e sostanze amare.
La cicoria viene bene in terreno sciolto e ben concimato. Si deve provvedere a frequenti irrigazioni durante la stagione estiva.