Specie sempreverde, utilizzata per preparare l'albero di Natale. Il nome volgare di «abete rosso» deriva dal colore della corteccia del fusto, che presenta sfumature rossastro-brune.
Generalità:
È pianta arborea di alto fusto, eretto e conico, comune nelle zone montane da 800 a 2000 m di altitudine, dove forma boschi puri o misti molto estesi. Questa pianta della famiglia delle ceae viene anche estesamente coltivata per operare rimboschimenti o per scopi ornamentali. Il fusto colonnare e diritto può raggiungere i 50 m di altezza e porta regolarmente rami ad andamento quasi orizzontale, da cui si staccano i ramuncoli penduli. La forma della chioma è conico-piramidale negli esemplari isolati. Le foglie aghiformi, di colore verde intenso e 2 cm circa di lunghezza, sono inserite uniformemente intorno ai ramuscoli; hanno sezione romboidale e sono leggermente pungenti per la parte terminale mucronata.Le infiorescenze femminili sono di color rosso-porpora da giovani, con andamento eretto; a maturazione diven tano pendule, squamose e brune. La lunghezza delle in fruttescenze o coni varia da 10 a 20 cm. La loro forma è cilindrica, affusolata alle due estremità.
Impiego terapeutico:
Questa pianta resinosa era nota ai Greci e ai Romani che la utilizzavano, da sola o con altre resinose, per la preparazione di medicamenti balsamico-espettoranti, contro le bronchiti e le tossi catarrali. Le sue virtù note fin dall'antichità sono state confermate durante il MedioEvo, e più recentemente nel nostro secolo con studi sperimentali. L'azione dei derivati terpenici contenuti nella resina di abeti e pini, espettorante e fluidificante del catarro bronchiale, è stata studiata da diversi ricercatori europei per ottenere principi attivi puri, costituenti base di specialità medicinali. I principi attivi dell'abete rosso sono olii essenziali, resine e tannini. Le resine e gli olii essenziali sono, esternamente, leggermente irritanti e rubefacenti, mentre internamente, a piccole dosi, eccitano le secrezioni delle mucose bronchiali, aiutando l'espcttorazione ed eliminando il ristagno catarrale. I tannini hanno proprietà astringenti. A dosi medicinali la resina di abete rosso, come quella di abete bianco e di pino, si impiega per esaltare l'attività delle mucose bronchiali, intestinali e genitourinarie. Pertanto l'impiego risulta efficace per le malattie dei bronchi: bronchiti croniche e acute, broncopolmoniti, enfisema polmonare. Nelle malattie delle vie urinarie la resina di abete agisce sull'escrezione, specialmente negli stati cronici, cistite, pielite, uretriti, prostatiti, catarri vescicali. In generale nelle affezioni catarrali dell'apparato dige rente, nelle diarree mucose, nella colecistite e nelle coliche epatiche come in quelle gastroenteriche, la somministrazione di resina di abete o di pino deve avvenire per lunghi periodi di tempo anche dopo la scomparsa della sintomatologia, per riportare alle condizioni normali l'attività delle mucose interessate. Esternamente l'abete rosso e l'abete bianco agiscono come revulsivi locali: usati per frizioni, sotto forma di pomate o linimenti, sono efficaci contro i dolori reumatici, le nevralgie, la bronchite, le pleurasie.
Preparazioni:
Uso interno: si utilizzano le gemme, possibilmente fresche, per la preparazione di un decotto. Le gemme di abete rosso, che si possono raccogliere fresche per buona parte dell'anno, devono essere utilizzate in ragione di 20 g per litro d'acqua. Si beve il decotto 2-3 volte al giorno, una tazza da tè per volta. Si possono egualmente utilizzare i rametti o ramuscoli giovani e le foglie d'annata, soprattutto per le malattiedell'apparato genito-urinario e per i reumatismi. Anche in questo caso si prepara un decotto utilizzando 20 g di ramuscoli e foghe fresche per litro d'acqua. Se ne bevono due tazzine da caffè al giorno. In caso di intolleranza gastrica si consiglia di diluire il decotto del doppio.
Uso estemo:
si utilizzano indifferentemente le gemme, i ramuscoli e le foghe. Si prepara il decotto con 50 g per litro d'acqua. Si applicano compresse di garza imbevute di decotto sulla cute per 30 minuti, una o due volte algiorno. Tale decotto può essere utilizzato anche per lavande disinfettanti esterne, per inalazioni o gargarismi.
Uso cosmetico:
si usano i rametti o le gemme in decotto o avvolti direttamente in una garza, immersi nell'acqua del bagno ben calda. Si ottiene così un bagno balsamico, attivante la circolazione cutanea e disinfettante. Per ottenere il miglior risultato bisogna restare immersi un quarto d'ora. Si può inoltre preparare una pomata contro le malattie della pelle, l'eczema e la psoriasi, utilizzando un decotto i concentrato di gemme di abete o pino ( 100g per litro),' due cucchiai miscelati a lanolina o vasellina. Si è già detto che è opportuno raccogliere le foglie, le gemme e i rametti di abete rosso al momento dell'uso.
Raccolta e conservazione
Per le gemme hi particolare, che non è possibile avere fresche tutto l'anno, si può fare la raccolta in febbraio-marzo prima che sboccino. Si raccolgono staccandole con le mani, possibilmente dai rami laterali per non rovinare la vegetazione della pianta. Si fanno essiccare all'ombra in luogo ben aerato, indi si conservano in sacchi di tela, in luogo fresco e asciutto.