Abete bianco o pino bianco sono i nomi più comuni utilizzati per distinguerlo dall'abete rosso. Il nome di «bianco» gli viene dal colore della corteccia del fusto, bianco-grigiastra.
Generalità: Pianta arborea sempreverde a portamento piramidale. Può raggiungere i 50 m di altezza. I rami laterali sono disposti regolarmente in piani o terrazze successive digradanti. Le foglie sono sempre singole, disposte sui ramuscoli in doppia fila; non sono pungenti. I piccoli rami formano pertanto una disposizione fogliare a doppio pettine, e per questo viene anche denominata abies pedinata. La sezione fogliare è appiattita anziché romboidale come nell'abete rosso. Le foglie presentano inoltre nella pagina inferiore due longitudinali bianche, parallele alla nervatura centrale. Le infiorescenze, come le infruttescenze di forma cilindrica, affusolate all'apice, rimangono sempre erette. Questa caratteristica permette di distinguere, anche a distanza, l'abete bianco dall'abete rosso. L'abete bianco vegeta da 800 a 1800 m di altitudine sia nell'arco alpino sia sugli Appennini, dove forma anche boschi puri. Le gemme hanno proprietà diuretiche. balsamiche, antiscorbutiche, sudorifere, battericide. Sono impiegate comunemente per curare le bronchiti acute e croniche. le tossi, le infiammazioni delle vie aeree superiori, come laringiti e laringotracheiti, il raffreddore, il catarro, l'asma e in genere tutte le affezioni broncopolmonari. Nelle infezioni delle vie urinarie le gemme di abete bianco curano la cistite, i catarri cronici della vescica, le infiammazioni delle vie genitourinarie inferiori. Inoltre sono utili contro il reumatismo cronico, la gotta, l'idropisia, gli spasmi gastrici, l'atonia digestiva e le affezioni cutanee croniche.
Preparazioni
Uso esterno: lozioni - bagni preparati con infuso di gemme di abete bianco servono a curare i dolori reumatici, le malattie della pelle e in generale per riattivare la circolazione superficiale. Sono particolarmente indicati i bagni nei casi di affaticamento fisico dipendente da attività sportive, nelle convalescenze delle malattie di cuore e dei reni, nelle neuroastenie e nelle atrofie muscolari. Ssi utilizzano indifferentemente le gemme, i rametti, le foglie. Si prepara il decotto con 50 g in un litro di acqua. Si applicano sulla pelle compresse di garza imbevute di decotto, per 30 minuti una o due volte al giorno. Tale decotto può essere utilizzato anche per lavande disinfettanti esterne oppure per inalazioni o gargarismi.
Uso cosmetico: si usano indifferentemente i rametti o le foglie o le gemme, in decotto o immersi direttamente nell'acqua ben calda del bagno. Si prepara cosi un bagno balsamico, utile per attivare la circolazione cutanea e per la sua proprietà disinfettante. Il bagno deve aver la durata di 15 minuti circa. Si può inoltre preparare una pomata utilizzando un decotto concentrato di gemme o di foglie di abete bianco (100 g per litro), in ragione di due cucchiai miscelati e sbattuti con eguale dose di lanolina o vaselina. Tale pomata è particolarmente indicata nelle malattie della pelle, eczema e psoriasi.
Uso interno: si utilizzano possibilmente le gemme fresche per la preparazione del decotto. Le gemme di abete bianco, come quelle di abete rosso, si dosano in ragione di 20 g per litro d'acqua. Si beve il decotto in tazze da tè due o tre volte al giorno (una tazza per volta).In mancanza di gemme fresche si possono usare le foglie o i rametti, come pure le gemme secche, nelle proporzioni sopraindicate.Le inalazioni di vapori resinosi sono indicate nell'asma, nei catarri bronchiali e in tutte le infiammazioni delle vie respiratorie. Questo impiego terapeutico dei bagni e vapori resinósi, presente fin dai tempi antichi nella medicina popolare, è divenuto d'uso corrente nella pratica medica in quest'ultimo secolo per la terapia dei reumatismi articolari o muscolari e nella sciatica. I vapori resinosi penetrano nell'organismo e producono una iperemia cutanea che agisce come derivativo.
In caso di intolleranza gastrica si consiglia di diluire due volte il decotto.
Raccolta e conservazione: Si ricorda che è opportuno raccogliere le gemme, le foglie o i rametti con foglie, al momento dell'uso. Per le gemme in particolare, che è difficile avere fresche tutto l'anno, si può fare la raccolta nel periodo balsamico che, corrisponde ai mesi di febbraio-marzo. Si raccolgono dai rami laterali, per non rovinare la vegetazione della pianta, staccandole con le mani. Si seccano all'ombra, in locale ben aerato, e si conservano poi in sacchetti di tela, in luogo fresco e asciutto. Le gemme secche di abete bianco vanno sostituite tutti gli anni, perché le resine in esse contenute si alterano in breve tempo, riducendone le proprietà terapeutiche.