ASSENZIO MAGGIORE Artemisia Absinthium L - Asteraceae.


assenzio maggiore, assenzio vero, assenzio romano.
Descrizione: erba perenne molto ramificata, ricoperta da peli bianchi, alta m. 1 circa; foglie inferiori lungamente picciolate, contorno ovale, bitripennatosette; fiori tubolosi di colore giallo.
Habitat: regione subalpina, appenninica, collinare.
Droga: sommità fiorite, raccolte da fine giugno a ottobre.
Principi Attivi: absintina, tujone, tujolo, fellandrene, tannino inositolo, terpeni, sesquiterpeni.
Proprietà: (uso interno): vermifugo, emmenagogo, amaro tonico, eupeptico. disfunzioni gastro, intestinali.
Varietà della specie: A.GIacialis, A. Coerulescens, A. Genepi, A. Vulgaris, A. Arborescens, A. Alba, A. Campe-stris. A. Annua
Avvertenze: a dosi eccessive può essere tossico.
come si presenta - pianta erbacea perenne, alta circa 1 m, formante dei cespi le cui foglie dentellate, vellutate e di colore verde-grigio, emettono un intenso aròma. Gli steli portano alla sommità numerosi grappoli di piccoli camolini fiorali di color bianco-gialliccio.
dove si trova: cresce spontaneo ovunque, lungo le strade, presso le abitazioni dal mare alla zona montana, n«i terreni sassosi.
quando si raccoglie: fiorisce da luglio a settembre. Per uso fitoterapico si utilizzano le foglie e i fiori, dopo averli fatti seccare all'ombra per impedire la perdita dell'aroma.
quali azioni esercita: toniche, stomachiche, digestive, aperitive, emmenagoghe, vermifughe, febbrifughe.
In caso di epatopatie si consiglia il tè. Lasciare in infusione per 2-3 ore, in 150 g di acqua bollente, 10-15 g di fiori sbriciolati; colare. Dosi: 3 tazze, calde,
Pianta amaro-aromatica utilizzata molto più in liquoreria che come fitoterapico, rifiutata dagli erbivori al pascolo.
Generalità
L'assenzio è una pianta erbacea perenne, distribuita in Europa, Asia occidentale e Africa settentrionale. Predilige i suoli aridi e pietrosi delle montagne, dove arriva a un'altitudine di 2000 m.
Il suo rizoma perenne si ramifica e porta dei fusti fiorali alti fino a 1 m, più o meno ramificati. Le foglie basali sono lungamente picciolate, 2-3 volte pennatosette, a segmenti lineari. Le foglie del fusto sono sessili, più piccole e meno divise. Il fusto termina in una grande infiorescenza a pannocchia, con capolini quasi sferici, di coler giallo-arancio. Tutta la pianta è ricoperta di fitti peli sericei che danno un color argenteo alle parti aeree, esclusi i capolini.
L'assenzio è tradizionalmente noto per le sue proprietà tossiche e amare. In effetti ad alte dosi può dare seri disturbi e intossicazione, per la sostanza contenuta nell'olio essenziale di assenzio e di altre artemisie: il tujone. È pertanto necessario attenersi strettamente alle dosi indicate per non incorrere in spiacevoli inconvenienti.
L'assenzio è molto impiegato per i suoi principi amaro-aromatici, sia dai liquoristi per la preparazione di amari, sia nell'industria delle bevande analcooliche. Si usa a piccole dosi anche in profumeria.
L'Assenzio era largamente usato come vermifugo e tonico ma a forti dosi può provocare convulsioni.
Impiego terapeutico
L'assenzio era già noto agli Egizi e si ritrova nel papiro di Ebers del 1600 a.C. Gli ippocratici, Dioscoride, Plinio e Galene lo descrissero ripetutamente nei loro trattati di medicina. Nel Medio Evo il suo uso si andò estendendo anche in Paesi in cui non era presente allo stato sponta neo. Nella terapia antica l'assenzio veniva considerato come una panacea universale per le sue proprietà amaro-digestive, e usato contro lo scorbuto, l'ittero, l'idrop sia, la paralisi, il reumatismo, la podagra, i vermi intestinali, le febbri di ogni natura, la peste, il colera, l'epilessia, ecc.
Attualmente si riconoscono all'assenzio le proprietà stomachiche, toniche, febbrifughe, diuretiche, emmena-gogne, vermifughe e antisettiche. L'assenzio è infatti uno dei più potenti tonici dell'apparato digerente, stimolando l'appetito e ristabilendo la contrattilità delle fibre muscolari dello stomaco e dell'intestino. Gli si riconoscono inoltre proprietà terapeutiche nelle dispepsie nervose, nell'anoressia, nell'anemia, negli stati convalescenziali delle malattie gravi e nelle febbri intermittenti.
L'assenzio è stato utilizzato, prima della scoperta della china, per la cura della malaria e delle febbri intermittenti di ogni tipo. Inoltre accelera la circolazione del sangue e favorisce l'escrezione urinaria, e per queste proprietà risalta parti-' colarmente utile nell'idropisia e nell'anasarca. Sono infine da segnalare le sue proprietà vermifughe, efficaci contro gli ossiuri come contro gli ascaridi. Esternamente l'assenzio, per le sue proprietà antisetti-che e cicatrizzanti, risulta particolarmente indicato per arrestare processi cancrenosi o piaghe purulente.
Preparazioni
Uso interno: si utilizzano il decotto, l'infuso, la tintura alcoolica o vinosa, l'olio infuso.
Il decotto si prepara con 5 g di assenzio, foglie o som mità fiorite triturate, per litro d'acqua; si lascia bollire per 10 minuti senza coperchio, per eliminare in parte l'olio essenziale, si filtra a caldo. Se ne bevono due tazzine da caffè dopo i pasti.
L'infuso si prepara con la stessa quantità di assenzio, utilizzando solo le sommità fiorite; si filtra dopo due minuti e se ne bevono due tazzine da caffè al giorno, dopo i pasti.
La tintura alcoolica si prepara utilizzando alcool a 70°, lasciando a macero per 4-5 giorni 10 g di assenzio in 100 cc di solvente alcoolico. Si prende un cucchiaino di questa tintura in acqua zuccherata prima o dopo i pasti principali, come aperitivo o digestivo e tonico.
La tintura vinosa si prepara con 10 g di sommità fiorite di assenzio finemente triturato per litro di vino bianco; si lascia a macero per 4-5 giorni e si ottiene un ottimo vermouth, da bere a bicchierini prima dei pasti. Si può sciogliervi qualche cucchiaio di zucchero per dolcificarlo.
L'olio infuso, da utilizzarsi come vermifugo, sì prepara con 100 g di assenzio finemente triturato per litro d'olio di oliva; si lascia a macero per 10 giorni. Si utilizza alla dose di 1-2 cucchiai al giorno, meglio se a digiuno.
Uso esterno: si utilizzano l'olio infuso e il decotto, preparati come sopra descritto. L'olio serve per lozioni ofrizioni locali, o per disinfettare le ferite e le piaghe. Il decotto serve invece per preparare impacchi con garza.
Raccolta e conservazione
Nel caso dell'assenzio è conveniente utilizzare la pianta secca. Le foghe e le sommità fiorite vanno raccolte in periodo balsamico, al momento della fioritura. Tale periodo varia in relazione all'altitudine in cui si trova la pianta, dal lugo a settembre.
Le foglie devono essere staccate una ad una, in giorni secchi, evitando la rugiada del mattino. Le sommità fiorite si tagliano con una forbice a 5-6 cm dal suolo, si raccolgono in mazzi di 5 piante e si pongono a seccare all'ombra in locale ben aerato, appendendole in mazzetti a un filo teso. Le foglie si pongono a essiccare in luogo ben aerato, all'ombra, in sottile strato. Le parti ben secche vengono conservate in sacchetti di tela o carta.
Le sommità fiorite possono essere tagliate a pezzi di 10-15 cm di lunghezza, ma è preferibile ridurre in minuti frammenti la pianta al momento dell'impiego, per non perdere parte dei princìpi attivi e aromatici. Conviene rinnovare ogni anno sia le foghe sia le sommità fiorite.

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Asaro Asarum europaeum L Asfodelo nAsphodelus albus Mili ASPARAGO ASPARAGO Asparagus officinalis Asperula Asperula odorata L. ASSENZIO MAGGIORE Artemisia Absinthium L - Asteraceae ASSENZIO MAGGIORE Artemisia Absinthium L - Asteraceae. ASSENZIO ROMANO - Artemisia Absinthium L - Asteraceae. autunno Avena Avena saliva L Ballotta Ballota nigra L BALSAMINTA BARBA DI BECCO BARDANA Arctium Lappa L – Asteraceae Basilico-Ocymum basilicum BELLADONNA Atropa Belladonna L. - Solanaceae BENZOINO - Styrax Benzoin Drya. - Styracaceae Betonica -Stachys officinalis (L) Trev BETULLA-Betula Alba L - Betulaceae BIANCOSPINO Crataegus Oxyacantha L. - Rosaceae Bistorta Polygonum bistorta Bocca di lupo-Melittis Melissophyllum L BOLDO-Peumus Boldus L - Monimiaceae BORRACINE - Borrago Officinalis L. - Borraginaceae BOSSO - Buxus sempervirens L. - Buxaceae bottega speziale BRIONIA - Bryonia Dioica Jacq. - Cucurbitaceae Bugula-Ajuga reptans L Caglio Galium verum L CALAMO AROMATICO - Acorus Calamus L. - Araceae CALENDULA - Calendula Officinalis L. - Asteraceae CAMEDRIO - Teucrium Chamaedrys L. - Lamiaceae Camepizio - Ajuga chamaepitys (L) Schreb CAMOMILLA Matricaria Chamomilla L. - Asteraceae CAMOMILLA ROMANA - Anthemis Nobilis L. - Asteraceae CANAPA INDIANA - Cànnabis Sativa L. 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